Daenerys compare in groppa a Drogon, il suo esercito di Unsullied e Dothraki che avanza come un’ombra determinata alle sue spalle, pronta a vendicare il saccheggio delle miniere d’oro di Highgarden. Davanti a loro i cavalieri Lannister, guidati da Jaime, procedono con i carri carichi di lingotti e monete che scintillano sotto un cielo minaccioso. Con voce fredda e risoluta Daenerys ordina: “Dracarys!”; il comando rimbomba sopra i tamburi di guerra. Drogon si stacca dal suolo in un battito d’ali possente e, con un fiotto di fuoco, investe i carri che esplodono in una pioggia di scintille e fiamme, ridotti in cenere in pochi secondi. La pianura si trasforma in un inferno: il calore avvolge tutto, il fumo acceca e le fiamme divorano uomini, cavalli e legno; il clangore delle armi è soffocato dal crepitio del rogo. Jaime, cercando disperatamente di fermare il drago, si lancia all’attacco ma viene colpito dall’onda di calore e sbalzato a terra, mentre Daenerys, perfettamente impassibile, mantiene il controllo totale della scena e del destino dei suoi nemici.